La mia vita e storia professionale inizia un giorno di giugno del 1960.
Uffici Olivetti via Clerici Milano, l'Ingegnere Renzo Zorzi mi fece accomodare alla sua scrivania.
Frequentavo l'ultimo anno dell'Istituto Tecnico Feltrinelli e la mia presenza quel giorno era dovuta ad un insieme di coincidenze fortuite,prima fra tutte l'onestà intellettuale di un mio compagno di banco che suggerì il mio nome in quanto più bravo di lui a disegnare oggetti.
"Lei saprebbe disegnare questa maniglia?" esordì l'imgegnere Zorzi
"ma certo!" rispposi io, il disegno era la mia passione e gli schizzi di automobile che avevo con me ne erano la testimonianza.
"Va bene Gecchelin, l'aspetteremo qui dopo che avrà superato gli esami di riparazione a settembre".
La grande fiducia e promessa dell'Ingegnere Zorzi venne mantenuta e a settembre, a soli 20 anni, mi trovai ad iniziare con entusiasmo la mia prima esperienza lavorativa nell'ufficio Olivetti di via Capuccio.
DIALOGO TRA DESIGNER
ETTORE SOTTSASS
Presentazione del libro “Pensate, prodotte, illuminate – 50 lampade di Bruno Gecchelin” Edizioni Lybra immagine.
Un giovanotto, forse era quasi un bambino sorridente, è entrato nello studio di design Olivetti che allora dirigevo.
Non avevo barriere di segretarie e così il giovanoto è apparso davanti al mio tavolo mostrando grandi fogli di carta nera opaca sui quali aveva disegnato con matite colorate, carrozzerie di automobili più o meno aerodinamiche e chic.
Gli ho detto che nello studio dove era entrato non si faceva styling automobilistico, nè in generale, ma si disegnavano macchine elettroniche molto statiche.
Lui, sempre sorridendo, disse che non importava, che voleva diventare un designer e che per lui sarebbero andate bene anche le macchine elettroniche.
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BRUNO GECCHELIN
Questa affermazione non mi allarmò, piuttosto fu per me una precisazione importante che negli anni successivi avrei capito di fondamentale importanza.
Con tanta voglia di imparare, curiosità e, non ultima la naturale abilità nel disegnare a mano libera, non ebbi timore della differenza tra le due tematiche e risposi: “Architetto, non ci sono problemi... facciamo qualsiasi cosa!”.
Iniziai così il mio primo giorno di lavoro all'uffio Olivetti di MIlano diretto da Sottsass. Ancora non sapevo che di lì a poco Ettore si sarebbe recato in California a Palo Alto e che al suo rientro avrebbe portato nuovi stimoli e novità sui quali avremmo lavorato insieme.
CONTINUA...
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